introduzione a "quasi dimentichiamo..."







Due dei primi interventi nel 2009 furono nella galleria zero e nella galleria massimo de carlo. Ricordo anche One Calder (letto al contrario "calderone") una mostra piena di opere d'arte di giovani artisti dentro agli uffici immobiliari Imperatore di Milano. Il collezionista è Mariano Pickler che una decina di anni fà veniva chiamato "San Mariano" da molti galleristi nostrani. 

Nel primo intervento da Zero venivano come cancellate due opere, ma si potrebbe pensare anche come ad un sovraccarico formale. Come se portassimo in una galleria contemporaneamente tutte le opere transitate per quel luogo. Dopo pochi giorni, quando si diffuse questo intervento, dal sito della galleria sparirono le foto delle opere e rimasero solo i curriculum vitae, precipitati di luoghi e pubbliche relazioni. Una deriva acritica dove le cose che contano sembrano unicamente luoghi e pubbliche relazioni. Ma anche una natura diversa e complessa dell'opera d'arte, dove l'oggetto convenzionale riveste un ruolo marginale. Dopo pochi giorni la redazione di questo blog modificò un comunicato stampa della mostra di George Condo presso la galleria massimo de carlo. Gli utenti del blog venivano invitati ad ordinare un pizza da far recapitare in galleria durante gli orari della mostra. Anche in questo caso la natura dell'opera diventava qualcosa di più ricco, fluido e complesso. L'arrivo delle pizze e del ragazzo delle pizze avrebbe modificato la fruizione e l'esperienza delle opere di George Condo. 

La selezione che troverete di seguito, "quasi dimentichiamo dove sono le porte", non vuole essere in un luogo determinato. Il luogo è sempre e solo dove ci troviamo e dove vi trovate. Si passa dal monumento, inteso come opere convenzionale, al documento come qualcosa di maggiormente flessibile e fluido che si contrappone all'idea di crisi esorbitandola. Per usare le parole di Nicolas Bourriaud viene sviluppato un pensiero "risolutamente precario", definendo nuovi protocolli e nuove concezioni rispetto l'idea di installazione e fruizione dell'opera.