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As the price of art rises, is its value plummeting?



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L'articolo tradotto malamente in italiano da Google Translate, in questa forma approssimativa, rende benissimo lo stato di smarrimento e riflessione che induce necessariamente un mercato dell'arte che raggiunge prezzi altissimi. 

Non mi interessa pontificare in modo retorico sul PREZZO. Credo che l'unica cosa interessante sia argomentare rispetto al VALORE. Tutto il resto è ininfluente. Una persona ricca invece di arredare casa all'Ikea va alla casa d'aste e trova i prezzi che trova, il resto poco importa. 

Recentemente ho curato a Piacenza una mostra fatta con una selezione di prodotti acquistati all'ikea. Anche un bellissimo video. Qui trovate una visita virtuale della mostra:

https://www.youtube.com/watch?v=yPxIA0CjU8A&feature=youtu.be

Qui invece ho cercato di dare una spiegazione, non so se ci sono riuscito. Ma sicuramente alcuni concetti sono chiari:

 https://www.youtube.com/watch?v=GzrMkFxYDTM&feature=youtu.be


Viviamo la cultura dell'emergenza, ossia cerchiamo di risolvere continuamente il micro problema che abbiamo davanti, nel più breve tempo possibile. Se una cosa non serve a questo non ha valore. Esattamente come la medicina moderna, che è totalmente impegnata a cercare il problema e risolverlo, piuttosto che lavorare affinché il problema non  nasca. L'arte non viene considerata molto, non è considerata una cosa seria, soprattutto in italia, perche lavora quando il problema non è ancora visibile. Quindi alla gente non interessa. Ci vuole una sensibilità molto rara, che spesso hanno solo gli artisti e pochi altri, per comprendere il valore dell'arte e rinnovare tale comprensione ogni giorno nel quotidiano.