Dopo aver visto "Youth" di Sorrentino bisognerebbe vedere almeno 30 film in streaming per rappresaglia.



dal film "Cocoon" (1985)



Prima di tutto entrando nella sala sembrava di imbarcarsi per il pianeta Cocoon, tutte persone in età pensionabile, come se il nuovo film di Sorrentino nascondesse qualche segreto sulla giovinezza. Al contrario il film è pieno di luoghi comuni sulle vecchiaia: i sogni infranti, il cinismo, l'amarezza, l'ironia su i disturbi dell'età, e poi la commozione, gli errori fatti, anche se da persone sensibilissime, ironiche ed estremamente sagge. I due personaggi principali sono cinici e piagnucolosi, ma non ci portano mai "altrove"; non ci dicono nulla di nuovo, non ci fanno sentire nulla di insolito sul tema della giovinezza o della vecchiaia. Questi argomenti vengono appena sfiorati, senza mai definire una posizione. Una lettura profonda, originale o semplicemente disincantata. Dal punto di vista del marketing il film è perfetto. Non avrebbe funzionato se si fosse intitolato "vecchiaia". "Youth- La Giovinezza", oltre ai giovani che vanno sempre al cinema, riesce a smuovere da casa e portare in sala anche una larga fetta di anziani, che si sentono incuriositi e attratti da quelle che sembra essere la tematica del film. Come nella "Grande Bellezza" Sorrentino sviluppa la medesima struttura narrativa. Il film procede per sketch, in ogni momento non sai mai cosa potrai vedere dopo. Questo mantiene tutti svegli. Sketch molto attenti al dato estetico, molte inquadrature sembrano fotografie. Non mancano stacchetti surreali e una citazione alla Tarantino, quando Sorrentino si lancia in un improbabile e inutile video-clip ultrapop. Molto interessante guardare le altre persone in sala. Quella generazione a cui si pensa quando si parla di "un paese per vecchi". Ossia quella generazione che mantiene, davvero in tutti i sensi, le generazioni più giovani in ostaggio. 
Ma il dato più preoccupante, che rende il film gravemente insufficiente, è quello di non trovare alcun contenuto; il film non sviluppa alcun conenuto rimane sempre in superficie con riflessioni prevedibili quanto superficiali. Un film che appare pomposo e pretenzioso. Il merito di Sorrentino è quello di creare un'atmosfera pulita, attraente e quasi paradisiaca. Quasi un mega spot da Centro Benessere e Spa. La struttura narrativa, fatta di tanti siparietti e sketch, non annoia, anche se stona un po' il "maggiordomo di Batman" che diventa un grande compositore di musica classica. La "musica classica" usata ancora una volta come luogo comune, per qualcosa che è necessariamente di "cultura elevata". Tanto per essere ancora un po' più pretenziosi e pomposi. Finale del film non riuscito. In questo caso oltre alle solite banalità, anche il dato formale è fortemente carente. Dopo aver visto "Youth", per rappresaglia, bisognerebbe guardare almeno 30 film in streaming. Voto 4